La Tecar negli itinerari terapeutici fisioterapici, riattiva e stimola il sistema emo-linfatico potenziando gli effetti della terapia manuale.
Si tratta quindi di un ausilio che risulta utile non solo in diversi ambiti della medicina quali terapia del dolore, medicina dello sport, medicina vascolare, medicina estetica, ortopedia, reumatologia, chirurgia ecc… ma anche in fase di prevenzione, per mantenersi in forma o per impedire l’insorgere di piccoli disturbi e inestetismi.
Che differenza c’è tra la Tecarterapia e gli ultrasuoni?
L’ultrasuono è uno strumento fisioterapico che agisce sul tessuto biologico mobilizzando i liquidi attraverso un movimento meccanico a frequenza elevata. Agisce dall’esterno verso l’interno dei tessuti. La tecar invece è una tecnologia in grado di stimolare la riattivazione del sistema emo-linfatico dall’interno, accelerando i naturali processi autoriparativi. Ho subito un intervento chirurgico e sono portatore di una protesi metallica interna.
Posso sottopormi ad una seduta di trattamento di Tecarterapia La tecnologia può essere utilizzata anche in presenza di protesi di sintesi. Studi clinici condotti hanno provato che l’integrazione della tecnologia Tecar nella terapia, non ha evidenziato nessuna controindicazione.
L’utilizzo della Tecarterapia risulta utile solo agli sportivi?
No, i protocolli applicativi della Tecar si sono sviluppati nel mondo dello sport professionistico per rispondere alla necessità di rimettere in forma gli atleti nel minor tempo possibile. Oggi viene utilizzata anche al di fuori dell’ambito sportivo integrata nel trattamento di numerose patologie e in fase di prevenzione.
In cosa consiste esattamente un trattamento di Tecarterapia ? Si tratta di una terapia manuale che si avvale di uno strumento elettronico che, attraverso due diversi applicatori a contatto con il corpo, induce una riattivazione localizzata del sistema circolatorio.
A seconda dell’obiettivo terapeutico potrà stimolare la microcircolazione o la vasodilatazione localizzate ossigenando e nutrendo i tessuti e drenando le tossine.
Ma un trattamento di Tecarterapia mi permette di arrivare alla cura definitiva o devo sempre fare sedute di mantenimento?
I trattamenti con la Tecar si declinano in trattamento antinfiammatorio localizzato per affrontare le infiammazioni acute e dolorose, trattamento curativo intensivo per raggiungere la totale risoluzione di una problematica e il trattamento di prevenzione e mantenimento per mantenere nel tempo uno stato di benessere. Sarà il medico prima e il fisioterapista poi a valutare che itinerario terapeutico è consigliabile.
Quante sedute di trattamento Tecar ci vogliono per vedere dei risultati?
Dipende tutto dalla diagnosi e del terapista. La tecnologia Tecar induce una riattivazione localizzata del sistema emolinfatico che potenzia gli effetti terapeutici ricercati dalla terapia manuale.
Se la diagnosi è corretta e il terapista adotta un protocollo adeguato si potrà notare un sensibile beneficio fin dalla prima seduta.
Quanti trattamenti di Tecarterapia alla settimana si possono effettuare?
Sedute di terapia manuale con l’ausilio della Tecar possono essere effettuate anche più volte al giorno se necessario, non esistono controindicazioni segnalate. Una volta effettuata la diagnosi saranno il medico prima e il terapista poi a definire l’itinerario terapeutico più adatto anche sulla base delle esigenze e della disponibilità del paziente.
Quanto dura una sessione di Tecarterapia?
Dipende dal tempo che ha a disposizione il paziente e dalla situazione clinica. Sono state formulate tre declinazioni di trattamento che vanno dai 10-20 minuti circa per un trattamento antinfiammatorio localizzato, ai 30/40 minuti per un trattamento curativo intensivo, fino ai 60 minuti e oltre per un trattamento di prevenzione e mantenimento.
È doloroso sottoporsi ad un trattamento di Tecarterapia?
No, non è doloroso, al contrario. La Tecar inducendo un incremento localizzato del microcircolo permette di agire anche su traumi in fase acuta alleviando sensibilmente l’algia e il gonfiore localizzato. E’ un’esperienza estremamente piacevole.
Ci sono delle controindicazioni alla Tecarterapia?
Non esistono effetti collaterali segnalati dall’utilizzo corretto dello strumento poiché si tratta di una tecnologia che sviluppa un’energia assolutamente biocompatibile con il tessuto organico. Esistono tuttavia controindicazioni nella Tecarterapia segnalate quali: donne in gravidanza, portatori di pacemaker e portatori di dispenser elettronici di farmaci.
Quali sono i benefici?
Chi può essere trattato?
I benefici della Tecarterapia sono molteplici:
- Miglioramento dell’afflusso arterioso con incremento dell’apporto di sostanze nutritizie ed ossigeno (riduzione delle tensioni muscolari)
- Miglioramento del deflusso venoso linfatico con più efficiente espulsione di tossine e cataboliti (riduzione dell’infiammazione)
Miglioramento dell’equilibrio di membrana di tutte le cellule presenti nell’area trattata
Aumento del metabolismo - Potenziamento e sinergia con principi attivi che si vogliono veicolare nel derma e nell’ipoderma
La Diatermia Capacitiva trova applicazioni in diversi settori:
- Nella terapia del dolore e traumatologia sportiva la diatermia capacitiva esprime le sue massime potenzialità nel risolvere sia a livello sintomatologico, sia tissutale i più vari disturbi acuti e cronici nei settori dell’ortopedia, della fisiatria e della medicina sportiva.
- In chirurgia estetica la diatermia capacitiva è utilizzata nel pre operatorio così come nel post operatorio, esalta i risultati di qualsiasi intervento chirurgico, diminuisce infatti rapidamente il dolore e l’infiammazione, ottimizza il drenaggio linfatico, accelera il riassorbimento degli ematomi e riequilibra il potenziale della membrana cellulare
- In medicina estetica la diatermia capacitiva sinergizza con qualsiasi metodica utilizzata, potenzia i risultati della mesoterapia ed in ogni caso favorisce la penetrazione dei prodotti attivi. E’ l’ideale abbinamento con l’implantologia ed i vari peeling chimici. Grazie alla sua efficacia sull’attività circolatoria linfatica e venosa risulta eccezionale per il trattamento linfodrenante